giovedì 25 novembre 2010

NO ai Consigli Comunali alle 18.30

Non è possibile che i Consigli Comunali vengano convocati alle 18.30. In  questo modo si preclude la partecipazione ai "lavori per la Città e per la Cittadinanza" di tanti Concittadini che, presi dalla frenesia degli svariati impegni lavorativi e familiari, non possono così essere presenti. Di seguito il comunicato stampa congiunto dei gruppi di opposizione.

I consiglieri dei gruppi Pd-Idv, Pdl e Sel stigmatizzano fermamente l’atteggiamento dell’amministrazione Gusmeroli, che per la seconda volta consecutiva ha convocato il Consiglio Comunale alle ore 18,30: un orario assolutamente disagevole, che certo non favorisce la partecipazione della cittadinanza. Un orario non giustificato dall'entità dei punti da svolgere, né dalla presenza di deliberazioni di carattere urgente, ma scelto unicamente per dare la minor visibilità possibile alle interrogazioni consiliari della minoranza.

Anche questa volta ci siamo opposti fermamente in conferenza dei capigruppo: e il Sindaco - che intende evidentemente governare solo a colpi di maggioranza - si è spinto ai limiti del ridicolo osando affermare che all'ultima seduta (in un’aula che definire semideserta è un eufemismo!) la sala fosse comunque piena! 
Ma forse, pur di smentire le nostre obiezioni il 29 novembre l’aula magna verrà riempita dalla claque (ben riconoscibile) dei fedelissimi del Primo cittadino, appositamente convocati... 
Spiace constatare che la promessa di fare del Comune un palazzo di vetro, garantendo la massima partecipazione della gente, fosse soltanto uno slogan elettorale. 

I consiglieri comunali Antonio Catapano, Luigi Costa, Diego Errico, Ortensia Pagnotta, Mauro Ramoni, Alessandro Travaini, Mario Ziggiotto

domenica 21 novembre 2010

Una delle Nostre battaglie

Perché no all’incenerimento:

1- Inquina: genera polveri sottili e diossina, responsabili di gravissime malattie.

2- Il 30% di ciò che viene incenerito rimane comunque come residuo da smaltire in discariche speciali, infatti le ceneri derivate da incenerimento sono considerate tossiche; il restante 70% si disperde nell’atmosfera. 

3-Per incenerire occorre spesso utilizzare un apporto di ulteriore energia come quella del gas naturale

4- Il bilancio energetico globale è passivo: dall’incenerimento di materiali come carta e plastica otteniamo molta meno energia di quella che ci occorre per produrre le stesse materie prime.

Perché sì al riciclo e trattamento a freddo del rifiuto:

1- Non si parla più di rifiuti ma di risorse.

2- I materiali separati opportunamente dai cittadini e dagli impianti di trattamento acquistano valore economico e sono molto appetibili per l’industria. L’impianto di Vedelago (TV) ha già venduto oggi il materiale che lavorerà tra sei mesi.
3- In discarica finisce al massimo il 5% del totale del materiale conferito agli impianti Alcuni studi hanno permesso di recuperare perfino la pregiatissima cellulosa dei pannolini.

4- Alcuni industriali caparbi e brillanti dimostrano che è anche conveniente e si può generare ricchezza e lavoro. L’impianto di Vedelago produce, utilizzando i residui non ulteriormente differenziabili, un granulato simil-plastico con cui alcune aziende innovative stanno producendo con successo oggetti di ogni genere: dai materiali per costruzione ai pannelli fonoassorbenti agli arredi urbani.

venerdì 12 novembre 2010

A proposito della Permuta del Palazzo della Guardia di Finanza

 Un grave atto a danno della Comunità aronese sta per essere perpetrato (se andrà sciaguratamente in porto) dal Sindaco e dalla sua Maggioranza.
Trattasi dell’incredibile permuta tra l’immobile di proprietà municipale destinato a Palazzo degli Uffici Finanziari con il Sedime ex Fabbricato Dogana, cioè Largo Alpini.
 Premettasi che, contrariamente al decentramento e al federalismo demaniale auspicati dalla Lega (e non solo dalla Lega, del resto,) di cui il Sindaco è espressione, si vuole, dallo stesso, trasferire allo Stato una proprietà del Comune che vale tre o quattro milioni di Euro, in cambio dell’acquisizione in proprietà comunale del Piazzale Largo Alpini che ne vale notevolmente e, diremmo, scandalosamente meno.
 Il minimo che si possa fare è chiederci a chi giovi  tale operazione.
Non certamente alla Guardia di Finanza che si vedrebbe allocata nei locali della ex Pretura, considerati dalla Guardia stessa del tutto inidonei;
non certamente ai Vigili Urbani, che si son visti privati della nuova sede e “sistemati” in locali del Palazzo Comunale, del tutto inidonei;
non certamente agli anziani e ai diversamente abili che avrebbero potuto fruire delle prestazioni dei Servizi Sociali collocati al piano terreno del Palazzo Municipale.
Senza tenere conto dell’azzeramento, conseguente alla caparbia e difficilmente comprensibile della volontà del Sindaco, del progetto (costato circa 200.000 euro) di razionalizzazione tendente all’accorpamento del Corpo dei Vigili con quello del Comune di Borgomanero e quelli dei Comuni limitrofi  prospicienti il lago.
 Ma, al di là di queste conseguenze negative, v’è la giuridica INDISPONIBILITA’ – ampiamente ed approfonditamente dimostrata dal sottoscritto Capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà – del corpo di fabbricato di cui trattasi, nei confronti della catastrofica ed allucinante operazione “permuta”.
 Pertanto non si vede come possa il Sindaco ( pur con   il discutibile avallo, istituzionalmente non richiesto,  del Consiglio Comunale  - ovvero della sua complice maggioranza -) adottare un atto nocivo per la Comunità aronese.
 Noi continueremo strenuamente a lottare affinché vengano fatte valere le legittime ragioni degli Aronesi, in questo caso tanto palesemente ed inspiegabilmente  lesi.
 Chi ha interesse alla “permuta”, e certamente non sono gli Aronesi (come semplice Aronese, anzi, rimango esterrefatto), lo faccia valere in sede giudiziaria; noi ci saremo e resisteremo fino in fondo: se proprio dovessimo essere obbligati a, come suol dirsi, “scambiare l’occhio per la coda”,  ce lo dica il Giudice !
Antonio Catapano

Interrogazioni Consiglio Comunale 15 novembre 2010

Pubblichiamo di seguito i testi delle interrogazioni presentate dal Consigliere Catapano:
Viabilità di via Crosa in Mercurago.
E' noto che nel Vs. programma di governo è stata posta attenzione al problema della viabilità nella Nostra città; un problema al quale già da parecchi anni si stava lavorando, al fine di rendere più scorrevole il traffico. Nei primi cento giorni di governo avete già provveduto a fare i primi passi a Mercurago, in via Crosa. Alla fine della via in questione è stato ripristinato il doppio senso, eliminati contestualmente la  manciata di parcheggi esistenti ed è stato eliminato anche il percorso pedonale segnato da segnaletica orizzontale: il tutto creato con il parere assolutamente positivo della polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico che avevano individuato nella via General Cadorna, l’entrata in via Crosa  per chi proveniva dal centro della frazione. Il bisogno di tale operazione era stato dettato dall’aumento di densità di abitanti e del traffico veicolare nella nuova zona residenziale. Le segnalazioni dei Ns. Concittadini rappresentano i risultati che con tale cambiamento si sono ottenuti: il ritorno alla pericolosità della strettoia ad incrocio con la via Italia, la mancanza di segnaletica orizzontale e di un percorso pedonale in sicurezza, anche a garanzia dei civici di cui fruiscono i cittadini in prossimità della strada, del conseguente sregolato parcheggio delle vetture nella via Iellamo, e per ultimo, ma più pericoloso di tutti,  l’incentivazione all’ aumento sostanziale della velocità degli automobilisti dotati di poco buon senso; la via Crosa specialmente nelle ore notturne e di maggior traffico è diventata una vera e propria “pista”. Ciò che con La presente interrogazione chiede a Codesta Amministrazione è di rivedere, in toto, in accordo con l’Ufficio Tecnico e il Comando della Polizia Municipale, il cambiamento operato e di pianificare interventi tali da assicurare, in primo luogo, la sicurezza dei Ns. Concittadini ed, in secondo luogo, il decoro urbano.
Manutenzione via Iellamo e via Monte Pasubio
Con La presente interrogazione intendiamo sottoporre alla Vostra Cortese Attenzione alcuni problemi che diversi Concittadini ci stanno segnalando in questi giorni in via Iellamo e Via Monte Pasubio. Dal momento che nello scorso Consiglio Comunale avete espresso la Vostra volontà a non dar seguito al progetto per collegare la via Crosa e la via Monte Nero, occorre però che la via che doveva fungere da collegamento sia regolata e quanto prima messa in sicurezza. La via Iellamo rimarrà pertanto incompiuta e senza uscita: peccato che non avete provveduto a porre della segnaletica di “strada senza uscita” creando problemi agli automobilisti che, pensando di poter raggiungere lo stadio, si trovano davanti solo sterpaglia. E questo accade specialmente di notte, dal momento che la parte finale della via non è nemmeno illuminata. Ma questa parte finale è diventata davvero pericolosa: a parte il fatto che andrebbe segnalato dove finisce la strada, ultimamente è anche un punto di accesso alla rampa da skate board: molti ragazzi, scendendo pericolosamente per il pendio riescono infatti ad accedervi. Non sarebbe, per di più, male se vi interessaste proprio alla creazione di segnaletica orizzontale poiché via Iellamo ne è proprio sprovvista: almeno per regolare e segnalare i parcheggi a lato strada. Cambiando zona della Città e passando in Via Monte Pasubio, sarebbe il caso di ascoltare quei Cittadini che chiedono la potatura dei platani a lato strada: una potatura al di sotto dei tetti dei condomini poiché quando cadono le foglie, queste entrano nelle grondaie e nei canali, causando un intasamento e la conseguente dispendiosa spesa per pulizia e sblocco. Abbiamo assistito a parecchi interventi, pieni di azione e di coraggio, con sprezzo del pericolo del Sindaco e del suo vice contro, ad esempio, la nemica numero uno dei Concittadini di Arona, la fumosa salamella e i suoi fochisti armati di pinze da barbecue ed aiutanti minacciosi con mazzetti di rosmarino. Ma tra una missione e l’altra, tra una rassegna stampa e l’altra, tra una foto e l’altra desidererei sia data la dovuta importanza a questi problemi. 
L’Amministrazione Gusmeroli intende proseguire il lavoro da noi intrapreso per sistemare l’Archivio Storico Aronese?
Ho apprezzato la sensibilita' con la quale l’Amministrazione ha celebrato la ricorrenza del quarto centenario della canonizzazione di S. Carlo Borromeo, il nostro piu' illustre concittadino. E' chiaro a tutti quanto sia importante   l'eredita' storica e culturale che portiamo sulle nostre spalle, e quanto questa sia stata fondamentale per il nostro essere aronesi di oggi. Ritengo che ogni Amministrazione municipale debba fare il possibile per valorizzare il proprio patrimonio storico. E nel nostro Palazzo comunale è conservato un capitale di documenti di valore inestimabile per la Citta' di Arona : l' Archivio Storico ComunaleIn esso è raccolta la storia della Citta' degli ultimi due secoli, oltre a testimonianze documentali che risalgono al Medioevo.   Pertanto,INTERROGO il Sig. Sindaco se pensi a una nuova e piu' fruibile collocazione dell' A. S. C., come avviene in quasi tutti i comuni del rilievo storico della nostra Citta'. Noi avevamo il progetto di collocarlo nei locali in cui ha operato l’Anagrafe, trasferita per necessità nella sala Sorisio, in occasione del restauro dell’Aula Magna; locali che si sono arricchiti e impreziositi dal punto di vista storico, per avere noi scoperta la volta affrescata nell’Ottocento e venuta alla luce mentre si restaurava la pavimentazione dell’Aula Magna. La predetta volta fu fatta affrescare, in stile neoclassico, dalla famiglia Mussi che , in periodo napoleonico (fine Settecento inizi Ottocento), avevano acquistato alcuni beni dell’Abazia e li piegava e li adattava a propria dimora. Noi auspichiamo che, con la finalità di rendere Arona sempre più appetibile sul versante turistico, questo percorso, appena disegnato e portato avanti solo in parte, non venga modificato. Ma, soprattutto, e in attesa che i locali di cui sopra vengano restaurati, chiediamo che l’Amministrazione si impegni a proseguire l’opera di riordino dell’Archivio, da noi iniziata, che riteniamo assolutamente necessaria, oltre che di grande prestigio per la nostra Città, con una spesa quasi irrisoria.
Completamento passeggiata sotto i glicini via Marconi
L' Amministrazione da me guidata, constatato il grave pericolo di crollo del Pergolato dei Glicini in Corso Marconi, provvide alla completa sostituzione delle travi portanti la copertura vegetale, con idoneo materiale che permise di conservare inalterato l'aspetto del manufatto.Tuttavia l'intervento non era completo: mancava la sostituzione del parapetto metallico, il rifacimento della bella pavimentazione in cemento e la sabbiatura delle pregevoli strutture erette in granito di Montorfano, opere la cui realizzazione avevamo previsto nel 2010. Nel frattempo avevamo promosso una ricerca con l’Ufficio Tecnico per trovare ditte idonee a produrre le mattonelle in cemento colorato, così come avevamo proceduto per il rifacimento della pavimentazione dell’Aula Magna. Oggi queste opere mi sembrano improcrastinabili : le infiltrazioni d' acqua nel pavimento potrebbero potuto continuare a danneggiare la struttura della passeggiata che, voglio sottolinearlo, è pensile; e soprattutto lo stato di degrado del parapetto corroso dalla ruggine, appare evidente e indecoroso, oltreché assai pericoloso. Pertanto interrogo il Sig. Sindaco se egli pensa di intervenire per limitare il degrado di questo angolo della Citta' tra i piu' belli e rappresentativi dell'immagine di Arona, continuando l'opera da noi incominciata.
L'assessore incompetente in consiglio dà risposte ad phallum sul completamento del restauro della cappella Beolco
Poichè l'Assessore al ramo (mi astengo dal dire "competente" come di solito scrivo, perchè i fatti mi dicono che assolutamente non lo è di là della presunzione che spesso lo caratterizza) sull'argomento in oggetto, da me presentato al penultimo Consiglio Comunale, diede risposte "ad phallum", fuorvianti, non veritiere, mi trovo costretto a tornare sull'argomento. L'Assessore si arrampicò sugli specchi ricorrendo agli impedimenti che gli sarebbero derivati dalle limitazioni del patto di stabilità... Non risposi a tono perchè i tempi regolamentari previsti dalla interrogazione non me lo consentivano.Intervengo ora per amore di verità e affinchè i Cittadini non vengano presi in giro: i conti con il patto di stabilità L'Amministrazione li fa a fine anno e non giorno per giorno... Infatti per risolvere il problema il signor Friz avrebbe potuto ricorrere ad una banalissima Variazione di bilancio. Oppure avrebbe potuto evolvere, al restauro della Beolco, i quattromila euro spesi a suo uso e consumo per esibire una modesta performance in un "torneo" di scherma. Spero lo faccia almeno ora in occasione del cosiddetto assestamento di bilancio
Allacciamenti fognari via Petrarca
Si intende conoscere la situazione degli allacciamenti fognari in via Petrarca.
In linea con la filosofia leghista, la laurea è un handicap per accedere ai concorsi di questo Comune? 
Grazie.


sabato 6 novembre 2010

La questione "Dopo di Noi"

A seguito del fatto che il “Dopo di noi” è stato oggetto di discussione, anche nell’ultimo Consiglio Comunale,  è opportuno e necessario che torni sll’argomento e fare alcune precisazioni, nel tentativo di non fare assumere, all’attuale Amministrazione, scelte avventate ed estemporanee.

L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione Catapano all’inizio del suo mandato, in collaborazione con l’Associazione genitori ragazzi disabili psichici, prevedeva la realizzazione di una struttura atta ad accogliere i disabili stessi dopo, che i genitori non potranno più  provvedere ad essi, da allocarsi nello stabile detto “ex carceri”, sito in via San Carlo.

Fu, al riguardo, redatto un progetto dall’Ufficio Tecnico che fu illustrato da me, Assessore ai Servizi Sociali, attraverso Tele V.C.O. e stampa locale,  e in occasione di una manifestazione organizzata dall’Associazione Genitori avvenuta in Largo Alpini nel settembre del 2008.
Si mantenne questo intendimento fintanto che non si presentò l’opportunità di una soluzione migliore, anzi ideale, in quanto veniva ad ovviare ad un grande limite che aveva la struttura delle vecchie carceri di via San Carlo; limite rappresentato dal fatto che, pur prevedendo per lo stabile la dotazione di tutta una serie di attrezzature idonee ad assicurare un dignitoso e confortevole soggiorno ai futuri fruitori, permanevano in esso condizioni di assoluto isolamento degli ospiti in quanto, questi, non avrebbero potuto instaurare rapporti con altri dimoranti, del tutto inesistenti.

L’opportunità cui si accennava emerse successivamente, quando stipulammo la Convenzione con l’A.T.C. (Agenzia Territoriale per la Casa) la quale, a breve, si appresta a costruire una serie di appartamentini in piazzale N. Sauro in un nuovo edificio che sorgerà al posto della ormai fatiscente vecchia Casa di Riposo la quale, presto, sarà demolita.

L’accordo con l’ATC è che, nel nuovo stabile, sarà assegnato al Comune un intero piano, che l’Amministrazione destinerà al“Dopo di Noi”.

Questa nuova soluzione, ripetiamo, presenta l’innegabile vantaggio di collocare i Disabili in un contesto abitativo nel centro di Arona, idoneo a consentire, agli Stessi, di familiarizzare con altri inquilini con notevole giovamento sul piano della socializzazione.
Ceteris paribus, sotto l’aspetto della funzionalità tecnico abitativa, la Giunta Catapano ha optato per il notevole “valore aggiunto” del contatto umano che la nuova soluzione comporterà. E che non comporta invece la prospettiva, ventilata dalla nuova Giunta, di una collocazione della struttura nello stabile della ex Pretura poiché tale disegno ripristinerebbe l’isolamento e quindi significherebbe sostanzialmente il ritorno al vecchio progetto, considerato giustamente superato dalla Giunta Catapano.

            Ringrazio per l’attenzione.                       Prof.  Mario Pagliano